Saturday, 26 September 2009

Cercasi Don Chisciotte...

Francesco Guccini, Don Chisciotte (Stagioni, 2003)



«Don Chisciotte:

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
d´uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,
com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...

Sancho Panza:

Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore...
E' a più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra
cominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini...
E' che sono più realista mi accontento di un castello.
Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...

Don Chisciotte:

Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l'anima dell´uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fa d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...

Sancho Panza:


A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,
l´altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?
Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame !

Don Chisciotte:

Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

Sancho Panza:


Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

Don Chisciotte:

Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

Insieme:

Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza...e Don Chisciotte ! »

...di Sancho Panza ne abbiamo in abbondanza.

Saturday, 19 September 2009

This is cool



(updated link, after previous one was removed for copyright protection)

Saturday, 12 September 2009

Pause, rewind. Listen, then play again. Louder.

This has been the first real pause since the beginning of this blog. It's not that I've had nothing to say. On the contrary.

I saw first hand how the global recession, kicked off by the subprime crisis in the U.S. in 2007, is now determining the crops grown by Akha people in northern Laos, close to the Chinese border. Quite simple really (slowdown of the automotive industry and of private spending, reducing demand for tyres, less consumption of rubber by Chinese tyre factories, less need for them to look as far afield as Laos for rubber trees...) but still quite startling if you think Akha people live in remote hillsides, earn their living from rice and sugar cane on the local market, and have no access to the news since they only speak Akha, of which there is no written alphabet. It goes without saying that they wouldn't know what you are talking about if you mentioned CDOs, credit crunch, G8 and G20, GM/Chrysler rescue, Lehman Brothers bankruptcy, etc.

Luckily, they have grown an alternative source of income with sustainable tourism, thanks to excellent work over 10 years from GTZ, the German cooperation agency. Allowing a limited number of tourists in their villages (and only one day a week,) and managing the tours themselves, should hopefully enable them to preserve their way of life while opening up to visitors, and save them from the fate of other native populations, many of whom have all but disappeared.

A little more than 200km south of the Akha villages (a 12 hour mostly off-road drive) lies Luang Prabang. Three years ago, this was a town undergoing reconstruction thanks to international aid, with a few decent hostels here and there...and a great atmosphere. Today, it has flourished: the street market has been moved south to give it more space, local shops have sprung up selling all sorts of local goods, there's plenty of accomodation of all sorts...and free wi-fi in many cafés and hostels. IMHO this is what progress and development is about, although plenty remains to be done.

A sad comparison to back home, where free wi-fi for tourists and visitors is unheard of, despite tourism being a pillar of our economy. Just one small symptom of the structural decline Italy is experiencing since the beginning of the decade, not just against emerging markets like China but also against all our Western peers. Adding insult to injury, our leaders don't seem to notice or even suggest the worst is over, despite plenty of early warnings that the decline is structural.

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UPDATE: Marco Tullio Giordana also said it well in the 2003 film "La meglio gioventù" (The best of youth).

(in Italian)

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Are we condemned to fight over our own little slice of a shrinking cake, or will we be able to get the cake growing once again?

Still, there's a time to write, and a time to pause to listen and reflect. To start again, with renewed vigour. That's why pauses are needed, and why more will come to this blog.

 
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